Iraq e Covid-19 - CARITAS TARVISINA

Iraq e Covid-19

Il covid19 ha avuto un impatto irruento anche nei territori dell’Iraq, già precedentemente colpiti da conflitti e violenze: un luogo in estrema crisi… forse addirittura un non-luogo, che si confronta però, quotidianamente, con vite umane. Mancano, di base, l’acqua e l’essenziale per l’igiene personale.

Durante gli ultimi quaranta anni il popolo iracheno ha subito quattro guerre, dieci anni di embargo, otto anni di occupazione militare straniera e nove anni di terrorismo interno sfociato in quella che da più parti è stata definita una vera e propria guerra civile, tuttora in corso, che colloca l’Iraq al quartultimo posto nella classifica mondiale che misura il livello di pace interno ad un Paese (Global Peace Index).

I milioni di rifugiati o sfollati di queste terre irachene molto spesso si rifugiano in campi o in zone dove il distanziamento sociale è pressoché impossibile e le condizioni sanitarie allo stremo.

Impossibile quindi pensare che siano riforniti di mascherine, gel o posti letto in terapia intensiva all’ospedale.

L’Iraq, nello specifico, come anche tanti altri “Stati fragili” vive sospeso nella speranza di una resilienza popolare, l’anarchia dettata dalla paura del “si salvi chi può” e la seduzione della dittatura di un uomo forte al potere.

La situazione si presenta estremamente critica e delicata, suscettibile di paura e desolazione. Ma l’importante è non perdere mai la speranza, come ci ricorda Papa Francesco, e continuare a pregare affinché questa realtà dei fatti possa portare respiro ad ogni persona.

APPROFONDISCI LEGGENDO IL DOSSIER


Ultime notizie

La Siria prova a rinascere, c’è anche la Caritas

La Siria, un popolo resiliente che trova la speranza nella comunità. L’incontro con Davide Chiarot “Siria, luci e ombre di una rivoluzione” del 6 marzo è stato davvero interessante. Promosso dagli uffici diocesani che già hanno dato vita a “Bilanci di pace”, con la guida di Enrico Vendrame, ha registrato un centinaio di partecipanti. Davide

UCRAINA, UN PAESE DALLE FERITE INVISIBILI CON UNA FORTE IDENTITA’

A tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina (24 febbraio) pubblicchiamo un articolo scritto da Enrico Vendrame, che ha intervistato Viviana Calmasini, operatrice trevigiana di Caritas italiana in loco. “Molte persone e molti dei soldati che tornano dal fronte cominciano ad avere disturbi da stress legati alla durata del conflitto. Hanno difficoltà a ritrovare una

Campagna di crowdfunding: Stasera offro io!

Siamo convinti che con il poco di tanti si possano fare grandi cose. Per questo, abbiamo lanciato la nostra prima campagna di crowdfunding, “Stasera offro io!”, con cui desideriamo sostenere almeno un mese di attività della mensa della Casa della Carità. Non tutti sanno che ogni sera in mensa 70 persone di lingue e fedi diverse,

Tregua a Gaza. Il piano per i primi interventi

470 giorni di guerra in Terra Santa hanno causato enormi perdite di vite umane e una crisi umanitaria diffusa. Nonostante la tregua, la situazione a Gaza rimane estremamente critica, con gravi carenze di cibo, forniture mediche, alloggi e servizi essenziali. L’aumento della violenza in Cisgiordania ha ulteriormente aggravato i bisogni umanitari di tutta la popolazione