“Dar da mangiare agli affamati” è la prima delle sette Opere di Misericordia, ma è un invito che troviamo già in Mt.25, in Isaia 58, Prv. 25 e in tanti altri passi delle Scritture ed è la più bella e grande delle preghiere che recitiamo con maggior frequenza “..dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Il mangiare come bene primario, che a nessuno vorremmo vedere negato e il mangiare come il momento di convivialità per eccellenza, dove le barriere cadono, la formalità lascia spazio alla leggerezza e la vicinanza degli sguardi obbliga e regala.. comunione.
Il dovere di essere presenza autentica nel bisogno primario del dare un pasto caldo a chi non l’avrebbe altrimenti, è sempre stato una spinta e insieme un sogno che oggi finalmente trova concretezza per tutta la famiglia Caritas: a cominciare dagli ospiti che ne usufruiranno, insieme ai volontari e agli operatori, che insieme hanno contribuito a far crescere il progetto.
È un dovere cristiano, rispondere con prontezza a quest’opera di Misericordia ed è una conquista e un successo per tutta la comunità trevigiana, l’apertura della Mensa della Casa della Carità: un posto bello e accogliente, pulito e dignitoso, dove trovare ogni giorno il calore del pasto e dell’accoglienza: primo ingrediente di ciascun menù!
La mensa offrirà 60 pasti al giorno per sette giorni alla settimana, e ogni giorno sarà garantita l’apertura da una squadra di 10 volontari: primo pane spezzato per questo grande risultato, a loro va il nostro Grazie più grande.
Desideriamo che la Mensa della Casa della Carità apra all’insegna del “Bene fatto Bene”: si alla gratuità, quindi, ma con cuore e spirito pronto ad accostarsi in punta di piedi al fratello più povero e con l’attenzione ai dettagli anche pratici del servizio mensa.
I volontari si sono quindi preparati partecipando ad un corso di formazione di 4 incontri serali sulla prossimità cristiana e sul senso del servizio gratuito, insieme a ulteriori 4 ore di formazione sulle normative igienico-sanitarie da osservare nella preparazione ed erogazione dei pasti.
Davanti a Quel Gesù che ci dice “..ho avuto fame e mi avete dato da mangiare”, vorremmo chiederci ogni giorno, aprendo la Mensa della Casa della Carità, “Quando, Signore, ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare?”. E iniziare il Servizio con la gioia della risposta a quella domanda.