EMERGENZA UCRAINA: aggiornamento 10 marzo - CARITAS TARVISINA

EMERGENZA UCRAINA: aggiornamento 10 marzo

 

L’impegno della Caritas diocesana

(aggiornamento 14/03/22)

RACCOLTA FONDI

Fino ad oggi (10 marzo), sono arrivate alla nostra Caritas 534 donazioni per 97.719€ totali; inoltre CentroMarca Banca ha attivato un crowdfunding insieme a noi con una prima donazione di 30.000€. Le offerte saranno utilizzate per contribuire alle attività della rete internazionale delle Caritas, principalmente per la fornitura di beni di prima necessità nelle Chiese locali ucraine e per sostenere le Caritas dei Paesi limitrofi impegnate a favore dei profughi. Parte di questi fondi verrà usata a sostegno dei servizi di accoglienza dei profughi che si attiveranno nella nostra Diocesi.

Ricordiamo le coordinate per effettuare un bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”): IBAN IT05 G 08399 12000 000000332325, intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina. Per usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge si può effettuare la donazione al nostro braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS al seguente IBAN: IT55 H 08399 12000 000000318111.

ACCOGLIENZA

Abbiamo ricevuto la disponibilità di 135 alloggi  da cittadini ed enti (parrocchie ed istituti religiosi). Caritas Tarvisina è coinvolta nell’accoglienza dei profughi ucraini nel nostro territorio in collaborazione con la Prefettura di Treviso e altri Enti. Insieme stiamo strutturando gli arrivi previsti per le prossime settimane (ad oggi le persone che sono arrivate hanno trovato ospitalità attraverso la propria rete di contatti). Caritas collaborerà strettamente con le comunità locali e le parrocchie per accompagnare le persone che saranno accolte.

  • CENSIMENTO DISPONIBILITÀ ALLOGGI: Si invita a proseguire la comunicazione delle disponibilità da parte di privati, parrocchie, enti, aziende e associazioni, contattando la nostra segreteria al numero 0422 546585 (da lunedì a venerdì, dalle 8:30 alle 14) o tramite la mail accoglienza.migranti@diocesitreviso.it. Vi verrà spiegata la modali di raccolta dei dati attraverso un modulo on-line grazie al quale sarà possibile indicare la tipologia di struttura, il numero di persone che è possibile ospitare e altre informazioni necessarie a organizzare al meglio l’accoglienza, facendo incontrare bisogni e offerta. Si chiede alle parrocchie di mantenere aggiornata la Caritas diocesana circa le eventuali accoglienze attivate presso le proprie strutture.
  • CENSIMENTO DISPONIBILITÀ VOLONTARI: Qualora venisse adibito un punto di primo arrivo, gestito da Caritas diocesana, e ci fosse la necessità di volontari per l’accompagnamento delle persone accolte si possono segnalare le disponibilità, sempre tramite telefonata o e-mail.
  • CITTADINI UCRAINI CHE NECESSITANO ALLOGGIO: Per segnalare i cittadini ucraini che hanno bisogno di alloggio mandare un’e-mail all’indirizzo emergenzamigranti.pref_treviso@interno.it .

MINORI NON ACCOMPAGNATI: Per la normativa italiana i minori stranieri non accompagnati sono soggetti ad una tutela legale specifica che definisce un iter particolare per l’accoglienza (ad esempio la presenza di associazioni e/o progetti che operavano già prima dell’emergenza).

ITER LEGALE E SANITARIO

La nostra Caritas diocesana è disponibile a orientare e fornire informazioni circa le pratiche giuridiche e sanitarie connesse all’arrivo e all’accoglienza dei profughi che giungono nel nostro territorio, in modo da attivare le specifiche forme di protezione, accompagnamento e inclusione degli stessi nella rete sociale locale.

SANITÀ

Le persone devono presentarsi subito ai centri tamponi ULSS e attenersi ai protocolli consultabili sul sito dell’ULSS di riferimento:

OSPITALITÀ

Chi accoglie presso case/appartamenti di proprietà è tenuto ad effettuare, entro le 48 ore dall’accoglienza, la compilazione della dichiarazione di ospitalità:

  • Da fare all’ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza (dichiarazione dell’ospitante e dati degli ospitati, con copie dei documenti di ospitati e ospitante);
  • Solo nel caso dei Comuni di Treviso e Conegliano va fatta direttamente all’Ufficio immigrazione della Questura di riferimento. Per Treviso altre informazioni QUI.

 

CARITAS NON RACCOGLIE BENI

La nostra Caritas non raccoglie né gestisce viveri, medicinali, vestiario o qualsiasi altro prodotto, come da indicazioni date da Caritas Italiana.

TRASPORTI

L’organizzazione di pullman o altri mezzi per consentire l’arrivo di persone che hanno trovato rifugio non è una scelta promossa da Caritas.

 

IL VALORE DELLA PREGHIERA E DEL LAVORO IN RETE

Infine ricordiamo quanto sia importante sensibilizzare la comunità parrocchiale, promuovendo incontri di preghiera e momenti di approfondimento e il valore di lavorare in rete e non da soli.

 

INCONTRO INFORMATIVO ON-LINE 16 MARZO

E’ stato organizzato un incontro informativo in diretta in cui abbiamo presentato le iniziative diocesane a favore dei profughi ucraini, che come Caritas diocesana stiamo coordinando nel territorio.

E’ possibile vedere la registrazione e scaricare le slides (in fondo a questo testo):

 

 

ALTRI AGGIORNAMENTI

Ulteriori comunicazioni saranno fornite in base all’evolversi degli eventi (è assicurato l’aggiornamento settimanale di giovedì).

 

 

 



Ultime notizie

Ascoltiamo il silenzio – 4 ottobre 2024

Accoglienza, misericordia e fraternità per rispondere al grido di aiuto: alla veglia per i migranti morti lungo il viaggio, l’abbraccio del vescovo e dell’imam   Un vescovo e un imam che si abbracciano dopo esserci posti reciprocamente sulle spalle un telo termico: è questa l’immagine forte che si portano nel cuore i molti partecipanti alla

Ascoltiamo il silenzio 2024

Venerdì 4 ottobre alle 20.30 in Casa della Carità, come da tradizione, si celebrerà un momento di preghiera per i migranti morti durante il loro viaggio, a cui parteciperanno il nostro vescovo, mons. Michele Tomasi, e Sallahdine Mourchid, imam dell’associazione culturale islamica Attawasol di Montebelluna. “Ascoltiamo il silenzio” è riservare uno spazio, nel cuore e

Terremoto in Marocco e alluvione in Libia: un anno dopo

  Un anno fa, a settembre, due calamità, in due notti consecutive hanno scosso nel profondo il Nord Africa: il Marocco e la Libia sono stati rispettivamente colpiti da un terremoto e da un’alluvione che hanno causato decine di migliaia di morti, di feriti e danni profondi al tessuto sociale: quasi tremila i morti in Marocco, oltre 5.600 i feriti dal sisma, più di 59mila le case

Attacco a Leopoli: “Hanno colpito vicino alla nostra casa”

 Articolo di Giulia Cerqueti su FamigliaCristiana.it “Hanno centrato un edificio a 50 metri da quello dove viviamo noi, è stato uno shock”, racconta Viviana Calmasini, una delle operatrici di Caritas italiana in Ucraina, ex operatrice Caritas Tarvisina, project manager di un progetto finanziato dall’AICS che si occupa di assistenza sanitaria e psicologica, distribuzione di viveri, kit igienici e