La regione di Marrakech è stata devastata nella notte di venerdì 8 settembre 2023 da una forte scossa di terremoto (magnitudo 6.8 della scala Richter). A sette mesi dal sisma la maggior parte delle famiglie colpite vive ancora in rifugi temporanei, mentre si assiste a un significativo calo degli aiuti, anche quelli governativi. La popolazione locale esprime la frustrazione rispetto ai criteri di selezione utilizzati perché ambigui e poco chiari.
Il governo locale ha lanciato un programma quinquennale (2024-2029) di ricostruzione e riabilitazione delle zone colpite dal sisma per un totale di 120 miliardi di Dirham (MAD). Sono previsti i seguenti contributi diretti a sostegno delle famiglie colpite: 140.000 MAD (circa 12.765 euro) per la ricostruzione delle case distrutte, 80.000 MAD (circa 7.423 euro) per la riparazione degli alloggi danneggiati e 2.500 MAD (circa 230 euro) mensili per un anno per alloggi temporanei.
Al mese di aprile 2024, secondo i dati di Caritas Marocco aggiornati, un totale di 23.931 persone ha ricevuto aiuti finanziari, pari a 2.500 MAD mensili, circa 230 euro, dal 13 novembre. Sebbene la strategia di ricostruzione del governo sia stata inizialmente concepita per un periodo di un anno, a causa della complessità dell’accesso alle montagne e delle direttive governative, la ricostruzione potrebbe estendersi per un periodo da due a cinque anni.
Nel frattempo, nonostante il rischio di caduta massi dalle montagne e la precarietà delle abitazioni, in assenza di altre soluzioni molte persone stanno tornando alle loro case danneggiate. Altre si spostano verso le città per la necessità di trovare lavoro. Nelle zone rurali, le attività agricole stanno timidamente riprendendo in vista della primavera, ma le risorse di sementi restano limitate, soprattutto per il grano, mentre gli allevatori lamentano le difficoltà di nutrire il bestiame data la ristrettezza economica. Oltre alle sfide materiali, la comunità sta affrontando problemi di stress post-traumatico, di protezione dei bambini e delle vedove e di aumento della prevalenza di malattie infettive respiratorie.
L’impegno di Caritas Italiana
Ad oggi, Caritas Italiana ha finanziato diversi progetti progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati, per un totale di 903.680 euro. Prosegue il sostegno finanziario alle attività di Caritas Marocco ed è stato ulteriormente ampliato grazie alla collaborazione con alcune realtà italiane: l’ong italiana Soleterre e un consorzio di ong guidato da FOCSIV.
Ad oggi, l’ammontare delle raccolte organizzate a livello diocesano ammontano a circa 880.000 euro (cui si aggiungono 900.000 euro stanziati dalla CEI). Con questi fondi a disposizione, proseguirà l’impegno di Caritas italiana a sostegno delle progettualità già avviate nel settore dell’assistenza umanitaria (alloggio, distribuzione di kit con beni di prima necessità, installazione di servizi per l’accesso all’acqua e per i servizi igienico sanitari etc) ed aumenteranno gli interventi nei settori della riabilitazione e dello sviluppo, a sostegno delle situazioni di povertà cronica ulteriormente aggravate dal sisma.
L’impegno di Caritas italiana cresce anche in termini di risorse umane, è operativa da maggio 2024 una nuova figura per il Nord Africa che potrà sostenere da vicino Caritas Marocco e coordinare e ampliare la risposta all’emergenza.
Donazioni
La nostra Caritas diocesana, in supporto a Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario al nostro braccio operativo (causale “Terremoto Marocco”) tramite:
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(Foto: Caritas Italiana)
Aggiornato il 12 maggio 2024