L’impegno Caritas a sostegno della popolazione turca e siriana attraverso una raccolta fondi
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7 ed una ulteriore di magnitudo 6,4 il 21 febbraio. Oltre 46mila i morti accertati, drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le condizioni climatiche non facili in molte zone montane.
La rete Caritas in Turchia e Siria impegnata a supporto degli sfollati
In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas stanno distribuendo cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri, e stanno verificando i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici.
Caritas Siria è attiva con 295 operatori e volontari siriani ad Aleppo, Lattakia e Hama, all’interno dei vari centri che accolgono gli sfollati in scuole, chiese, moschee, palestre o campi spontanei. Particolarmente grave la situazione per i tanti anziani, più vulnerabili al freddo e al disagio nei centri di accoglienza, nonché al trauma di aver perso le proprie abitazioni. Un gruppo di volontari di Caritas Libano è partito da Beirut alla volta di Lattakia per affiancare Caritas Siria nell’aiuto alle popolazioni colpite. Si tratta di giovani volontari, formati grazie a un progetto sostenuto da Caritas Italiana. In Turchia si mantiene un contatto costante con gli operatori di Caritas Italiana presenti a Istanbul in appoggio alla Caritas del Paese, che opera in continuo raccordo con le autorità locali per l’organizzazione degli aiuti.
Caritas Italiana ha inviato due suoi operatori a supporto
Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con la Caritas in Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”. Due operatori di Caritas Italiana sono giunti ad Istanbul per affiancare la Caritas in Turchia nella gestione dell’emergenza considerata la complessità e la dimensione della crisi.
E’ possibile leggere la testimonianza di Davide Chiarot, un ex operatore di Caritas Tarvisina che si trovava vicino alla capitale della Siria il giorno del terremoto:
Vedi la registrazione dell’incontro online organizzato dalla Delegazione Nord-Est il 15 marzo con gli operatori Caritas in loco in Turchia e Siria:
La preghiera di papa Francesco
«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto nell’Udienza generale di mercoledì 8 febbraio, papa Francesco -. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti, superando questa tragedia, e chiediamo alla Madonna che li protegga».
Indetta una Colletta nazionale per domenica 26 marzo
Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali”.
La Presidenza della CEI ha deciso inoltre di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima) come “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte raccolte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023”. Scarica la locandina
“A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”, ha affermato all’indomani del sisma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
Dal 27 febbraio al 5 marzo il Segretario Generale della CEI, mons. Giuseppe Baturi, accompagnato da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, si è recato in Siria per ribadire la solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione e per comprendere come aumentare l’efficacia degli aiuti offerti attraverso i progetti finanziati con i fondi dell’8xmille presenti sul territorio.
RACCOMANDAZIONI
D’accordo con le indicazioni ricevute da Caritas Italiana si consiglia di:
- Non effettuare raccolte di beni materiali. Entrambe le Caritas nazionali hanno espressamente richiesto di non inviare beni dall’estero. Per le comunità italiane la forma di aiuto più opportuna resta la colletta in denaro.
- Sostenere, tramite Caritas Italiana, gli interventi che si stanno attivando in loco nei due Paesi.
- Al momento si raccomanda di non recarsi nei due Paesi.
Tali raccomandazioni sono particolarmente importanti in questa emergenza data la complessità del contesto socio-politico nei due Paesi, e nell’area colpita in particolare, nonché il delicato equilibrio in cui operano le Chiese.
ALTRI AGGIORNAMENTI
Sulla homepage del sito sono disponibili gli aggiornamenti sulla situazione e sugli interventi in atto di Caritas Italiana man mano che verranno definiti, secondo l’evolversi della situazione.
Galleria fotografica di Caritas Italiana: QUI.
RACCOLTA DONAZIONI
La nostra Caritas diocesana, in supporto a Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”) tramite:
Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)
Per avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge è possibile fare la donazione al braccio operativo Fondazione Caritas Treviso:
Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Fondazione Caritas Treviso)