Siria: testimonianza ad un anno dal sisma - CARITAS TREVISO

Siria: testimonianza ad un anno dal sisma

La testimonianza di Davide Chiarot da Homs, un nostro ex operatore Caritas che si trova in Siria

Davide si trova in Siria da più di un anno dopo aver terminato il periodo di formazione come consacrato nel Movimento dei Focolari.

  1. Da Treviso ad Homs. Cosa ti ha portato in Siria?

Alcuni anni fa ho avvertito la necessità di una scelta radicale di vita evangelica e così ho iniziato un percorso di formazione e discernimento nel Movimento dei Focolari. Una spiritualità nata a Trento da Chiara Lubich durante la seconda guerra mondiale. “Unità” è la parola che riassume questa esperienza e mi sono sentito chiamato a dare la mia vita a Dio per questo sogno che è la fraternità universale. Alla fine del mio percorso mi è stato chiesto di andare in Siria per aiutare le comunità del Movimento lì a servizio della Chiesa locale e delle persone e così vivo a Homs da poco prima del terremoto.

  1. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 2023 un fortissimo terremoto ha colpito la Turchia e la Siria portando ulteriore distruzione in un Paese lacerato da 13 lunghi anni di conflitto….

Una scossa di alcuni secondi a distrutto case e speranze. In un paese già così segnato dal lungo periodo di conflitto l’esperienza del terremoto è stata ancora più dura. Da subito ci siamo attivati con i nostri pochi mezzi per portate aiuto e sostegno alle tante persone che impaurite hanno ancora una volta perso tutto.

Tanta la generosità che si è messa in moto con chiese e moschee aperte per accogliere gli sfollati e tanti volontari a mettersi a disposizione per aiutare. Ancora oggi ad un anno dal sisma sono tanti i bisogni della popolazione in un contesto che rimane difficile e una pesante crisi economica che rende estremamente difficile la vita quotidiana.

 

  1. Caritas Treviso ha raccolto oltre 75mile euro a favore delle Caritas dei due Paesi. Quali sono dal tuo punto di vista le principali urgenze in Siria?

Per quanto riguarda gli effetti del terremoto, in questo momento le esigenze più urgenti riguardano: il proseguimento degli interventi di riparazione delle case, il sostegno nel pagamento degli affitti di chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione perché eccessivamente lesionata e l’aiuto economico tramite microcredito per quanti hanno bisogno di far ripartire la propria attività lavorativa in modo da ripristinare la capacità di generare reddito.

Ma la situazione economica del paese già drammatica prima del terremoto rende alcune necessità quotidiane altrettanto urgenti, penso al sostegno alle famiglie con bambini, alla copertura delle spese sanitarie, al sostegno degli anziani soli, all’aiuto per acquistare gasolio unico mezzo per riscaldare le case in questo inverno.

 

  1. Oltre agli aiuti economici, cosa possiamo fare da qui?

Dalla Siria, dal Medio Oriente e da tante altre parti del mondo oggi arriva un fortissimo appello di Pace. La distruzione e la sofferenza che la guerra porta non si possono giustificare mai. Oltre agli aiuti economici spesso indispensabili penso che dobbiamo tutti impegnarci nel nostro quotidiano ad essere operatori di pace. A costruire ponti, a favorire il dialogo in ogni forma, a vivere l’amore reciproco concretamente, con costanza e coraggio per mantenere viva la speranza.

 

ARTICOLO CARITAS ITALIANA: UN ANNO DOPO

 

RACCOLTA FONDI

Si ricorda che Fondazione Caritas Treviso raccoglie donazioni da tutti coloro che vogliono aiutare le popolazioni colpite dal sisma attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria”):

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Fondazione Caritas Treviso)

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