Preghiamo per la pace in Ucraina
Ancora una volta Papa Francesco, alla fine dell’Angelus di domenica 13 febbraio, ha chiesto di pregare per l’Ucraina: “Le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti, affido all’intercessione di Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace!”. Leggi il testo completo dell’Angelus.
Anche la Conferenza Episcopale Italiana lancia un appello per fermare le tensioni in Ucraina:
“Quanto sta accadendo al confine tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo intero. Il rischio concreto di una guerra – o anche solo l’ipotesi che si possa scatenare un conflitto – turba gli animi, scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre “pandemie” che attraversano il pianeta: povertà, malattie, mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali… È responsabilità di tutti, a cominciare dalle sedi politiche nazionali e internazionali, non solo scongiurare il ricorso alle armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al conflitto. Non c’è più posto per le armi nella storia dell’umanità! È la convinzione che ci muove alla vigilia dell’Incontro dei Vescovi e dei Sindaci del Mediterraneo che si terrà a Firenze dal 23 al 27 febbraio.
I popoli sono chiamati a convivere in pace. La cooperazione e il dialogo, accompagnati dalla diplomazia, siano regola e stile delle relazioni internazionali. E nel giorno in cui ricordiamo i santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa, facciamo appello alle comuni radici nella fede cristiana, che è messaggio di pace, affinché nel Vecchio Continente ci sia sempre convivenza rispettosa, collaborazione sul piano economico, rispetto e dialogo duraturi.
La pace è un bene prezioso al quale l’umanità non può e non deve mai rinunciare. Invochiamo il Signore nostro Gesù Cristo, principe della pace, e la Vergine Santissima, particolarmente venerata in Ucraina nella Basilica della Madre di Dio di Zarvanytsia, perché sia risparmiato un terribile flagello. Invitiamo tutte le Chiese d’Italia ad unirsi a questa intenzione di preghiera”.
La proposta di preghiera di Caritas Tarvisina del 26 gennaio
Caritas Tarvisina aveva proposto di dedicare 5 minuti nella giornata di mercoledì 26 per pregare assieme, in comunione per la situazione al confine tra Russia e Ucraina. Tantissime persone si sono unite a noi e si sono lasciate guidare dal canto/preghiera “Dona la pace, Signore”.