Centro d’Ascolto Archivi - CARITAS TARVISINA

Orari del Centro di Ascolto

 

AL MATTINO: DAL LUNEDì AL VENERDì, ORARIO 9.00 – 12.00

AL POMERIGGIO: IL LUNEDì E IL MERCOLEDì, ORARIO 15.00 – 18.00

Telefono per informazione e appuntamenti: 0422 54 53 16

 


Il Bilancio Sociale ci permette di rileggere il nostro servizio, sia in termini di quantità (quante persone incontriamo, a quanti aiuti e interventi riusciamo a dare risposta, quanti contributi riusciamo a dare…) che in termini di qualità. Ripensiamo a come abbiamo ascoltato, accolto e accompagnato chi si è affacciato al Centro di Ascolto, come abbiamo lavorato in equipe, come e se siamo stati un segno per il territorio sperimentando la concretezza del Vangelo.

Nel 2020 il “come” è cambiato molto a causa della pandemia che ci ha travolto. Il nostro Centro di Ascolto è stato per un po’ chiuso, abbiamo perso per alcuni mesi diversi volontari, forze fondamentali nel nostro servizio, gli ascolti si sono fatti al telefono, l’accoglienza si è adattata a regole anti-Covid e il doversi parlare con la mascherina e da lontano ha tolto il dono del contatto. Nel 2021 ci siamo un po’ “abituati” al nuovo modo di ascoltarci “a distanza”, ci siamo adattati continuamente ai cambiamenti con nuove modalità, rendendo strutturale ciò che era emergenza, ma abbiamo potuto godere nuovamente di una quotidianità fatta di presenza e di condivisione che ci sembrava di aver perso. Ci siamo abituati a guardarci negli occhi con attenzione e a leggere attraverso di essi cosa la persona vive oltre a ciò che racconta sotto la mascherina, abbiamo imparato ad ascoltare con grande empatia molte storie di sofferenza legate agli strascichi lasciati dal Covid, abbiamo dovuto affrontare la rabbia di chi ancora una volta è stato messo ai margini subendo ingiustizie sempre più profonde e abbiamo incontrato anche chi non avrebbe mai pensato di chiedere aiuto. In tutto ciò siamo stati chiamati a testimoniare sempre la speranza nella ripresa, in un dopo migliore, con prospettive nuove. L’elemento che abbiamo voluto analizzare quest’anno riguarda i bisogni e le richieste di chi abbiamo incontrato e gli interventi che abbiamo messo in campo, per avere uno sguardo, certo non esaustivo, su che cosa ha lasciato la pandemia in termini di sofferenza sociale.

Nel 2021 abbiamo incontrato 232 persone nuove, in maggioranza uomini (191 maschi e 41 femmine) e come l’anno scorso sono per lo più giovani (53 nella fascia 18-24 anni) e giovani adulti (80 nella fascia 25-34 anni e 49 nella fascia 35-44 anni). Rispetto alla nazionalità abbiamo visto un aumento di giovani provenienti dal Pakistan (60 nel 2021 a fronte dei 27 dell’anno precedente) conseguenza dei viaggi della speranza attraverso la Rotta Balcanica. Sostanzialmente le altre nazionalità sono in linea con gli anni precedenti (82 persone arrivano dall’Africa centrale, 28 persone dal nord Africa e 13 persone arrivano dall’est Europa); in leggero calo gli italiani, dai 41 del 2020 ai 30 di quest’anno. Nel complesso i bisogni maggiormente espressi sono legati, come gli scorsi anni, a problematiche economiche, abitative e occupazionali. Il dato rilevante è che la metà di queste difficoltà è legata alla totale assenza di beni: non si tratta di persone che hanno un’entrata minima, una casa anche malsana o un lavoro precario e poco retribuito, ma di persone che non hanno proprio nulla. Questa è dunque una povertà “assoluta” che comporta spesso una grande miseria e la necessità di dover sempre chiedere per ogni esigenza; con il rischio poi di cadere in “un’abitudine” all’assistenza che porta ad una triste cronicità, difficile da sconfiggere.

Pertanto le quasi 75.000 richieste che le persone ci hanno avanzato sono legate all’alloggio e a beni e servizi primari che vanno dagli alimenti, al vestiario, a spese mediche e burocratiche, che non riescono a sostenere perché spesso non hanno nemmeno una piccola entrata. Il dato che colpisce rispetto alle uscite economiche sono i 4.871€ di spese mediche (farmaci, ticket, prodotti sanitari e ovviamente tamponi) a fronte dei 763€ dell’anno precedente; purtroppo le persone nella marginalità non hanno denaro per curarsi… C’è da chiedersi cosa succede loro se non trovano luoghi che li sostengano in queste spese.

Come sempre quando leggiamo i dati, colpisce il numero dei nostri interventi legati agli ingressi nelle accoglienze notturne (6.632 notti), all’utilizzo della mensa (10.995 pasti) e dei servizi di doccia (1.335 accessi) e lavanderia (649 lavaggi effettuati) e spesso diamo per scontato che dietro a questi numeri c’è sempre un ascolto e un’accoglienza delle persone, grazie anche ai nostri volontari presenti con grande fedeltà nei servizi. Siamo presenza viva nell’ascoltare le fatiche, le sconfitte e le delusioni ma anche i successi e le nuove ripartenze, siamo accoglienza fiduciosa nello spiegare come usufruire dei servizi e nell’aiutare a rispettarne le regole e presenza attiva nel cercare altre soluzioni, nuove vie, scelte alternative, anche creando ponti con i servizi pubblici, cercando sempre di rendere i nostri ospiti protagonisti della loro vita.


Progetti

Sostegno imprenditori

Sei un imprenditore colpito dagli effetti della pandemia da Covid-19? Scopri l’iniziativa diocesana STA A NOI a sostegno delle imprese.   Lo sportello di ascolto del progetto Penelope e la rete delle relazioni ad esso collegato, è stato avviato nel 2012 (nel 2011 i lavori preparatori) ed è nato con lo scopo di far emergere

Microcredito

Sei un imprenditore colpito dagli effetti della pandemia da Covid-19? Scopri l’iniziativa diocesana STA A NOI e il microcredito a sostegno delle imprese. MICROCREDITO PER LE IMPRESE Dal 26 aprile 2021 gli imprenditori che stanno maggiormente soffrendo per le conseguenze della pandemia, possono richiedere un incontro per accedere al microcredito dedicato a loro. Per farlo


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