Carissimi,
è con grande gioia che mi rivolgo a ciascuno di voi per cantare insieme il dono della vita che vince ogni morte. Viviamo in un tempo in cui sovente la mano armata del cuore corrotto dal peccato tenta di strapparci la speranza dal cuore. Respiriamo le sottili polveri dell’indifferenza e della paura che avvelenano il nostro animo e ci portano ad alzare muri e ad abbattere i ponti. A volte rimaniamo smarriti e timorosi dinanzi alla percezione che tutto sia sgretolando, che la morte abbia il sopravvento definitivo … È notte !! Ma in questa oscurità il Signore non ci lascia soli. Lui scende nelle profondità del nostro abisso, illumina con la sua misericordia gli anfratti dei nostri compromessi e delle nostre ambiguità. Viene a portare la luce del suo amore, a ricordarci che ogni vita è sacra e che la nostra verità è quella di essere figli di un Padre misericordioso e fratelli tra di noi. Non siamo lasciati soli, non siamo abbandonati alla deriva della disperazione e del non senso. Ogni frammento della nostra esistenza è recuperato, amato, custodito, salvato dall’amore del Risorto.
È Pasqua ! È il giorno della Luce e della Verità che non conosce tramonto. Abbiamo bisogno di aria pura, di guardarci negli occhi e di sussurrarci con dolcezza e delicatezza che la vita ha vinto la morte, che non c’è nulla che possa inquinare e rompere la nostra fraternità. Questo ci chiede però di spalancare il nostro cuore agli altri, di accostarci con grande umiltà riconoscendo nell’altro un dono unico posto al mio fianco come prezioso aiuto per camminare insieme nella comunione e nella santità. È il giorno in cui ogni distanza viene annullata e ogni singolarità che ci differenzia viene valorizzata. È luce !!!
Questo annuncio tocchi il cuore di ogni uomo, soprattutto di quanti ogni giorno si trovano a lottare con la violenza e la durezza di tratti infernali della loro storia. Ancor di più chiediamo al Signore il privilegio di camminare dietro a Lui per scendere nell’inferno di tanti fratelli ed offrire la nostra vicinanza, la nostra preghiera … il nostro silenzio. Ci doni la gioia di poter cantare con tutto il cuore “questa notte non è più notte davanti a te: il buio come luce risplende”. Pur rimanendo a quella distanza insuperabile, il Signore ci doni di entrare nel Getsemani di tanti fratelli, per contemplare nel loro volto i primi raggi del Risorto. Questa Pasqua ci aiuti a vincere le nostre paure, ad uscire dalle paludi delle nostre esitazioni e dei nostri rimpianti, per arrestare il mortale calpestio dei sogni di Dio e dell’uomo. La Pasqua ci dice che è vietato calpestare il sogno di un mondo migliore, di cieli e terra nuova. Ci dice che siamo chiamati a seminare luce e speranza nei cuori.
Non accontentiamoci di preparare Pasqua mettendo in ordine le nostre case, le nostre strade, mascherando le nostre rughe …. Non cadiamo nell’ipocrisia di mettere da parte tutto ciò che è ferito, rovinato, abbruttito dalla sofferenza … non alimentiamo la logica dello scarto perché i nostri occhi e i nostri cuori non vogliono vedere, sentire, toccare … Lasciamoci ferire dall’Amore Crocifisso, chiediamo perdono per le nostre ipocrisie, per il nostro benessere che inchioda i poveri alla marginalità, versiamo lacrime di dolore per una vera conversione del cuore. La luce del Risorto ci doni di ricercare il bello, il vero ed il buono nel cuore di ogni uomo. Le nostre città possano risplendere di una luce nuova che si irradia da volti di uomini riconciliati e riabilitati all’Amore. Ciò che rende uno spazio bello e luminoso non è solo il decoro e la pulizia, ma è la possibilità che ognuno possa sentirsi a casa perché amato e voluto. Abbiamo bisogno di una Pasqua così anche nelle nostre città … abbiamo bisogno di essere rinnovati nel cuore, non basta un ritocco estetico … è necessario correre verso la tomba di Gesù per sperimentare ancor oggi che solo la forza del suo Amore può rotolare via i macigni che ci impediscono di gustare la gioia di una vita vera e libera. Sia una Buona Pasqua per ogni uomo e per ogni donna, vicini e lontani.
Buona Pasqua
Don Davide (D.S.B.)