Il miracolo della vita - CARITAS TARVISINA

Il miracolo della vita

La prima domenica di febbraio si celebra la giornata della vita. Credo sia importante che rallentiamo la nostra corsa e il turbinio dei nostri pensieri, per restare fermi un po,’ in silenzio, e contemplare il grande dono della vita.

Sovente i nostri occhi e i nostri orecchi si riempiono di notizie di morte, che sembrano strapparci il domani e che riempiono di presagi oscuri l’orizzonte della nostra storia. Da ogni angolo della terra si levano urla di dolore e di sofferenza, che talvolta portano qualcuno a maledire la vita, a lasciarsi andare alla deriva perché tutto sembra vuoto e senza senso. Sembra che non ci sia via di scampo e che il male non abbia mai fine. Celebrare la giornata della vita significa mettersi a fianco di chi giace ai margini di questa società, di chi è schiacciato dalla sofferenza e dal dolore, per sussurrargli che non è solo, che la vita ha mille sfumature che devono essere scoperte e che il domani racchiude in sé il germe di una speranza luminosa e carica di promessa.

La giornata della vita ci chiede prima di tutto di lasciarci rapire dallo stupore e dalla meraviglia per il dono della vita. Ogni frammento è intriso d’amore e dice la straordinaria storia che ci unisce come fratelli e come figli di Dio. Anche le più piccole cose ci parlano della vita, ci aprono alla speranza. La vita è una avventura meravigliosa che va vissuta pienamente. Non si può vivere con il freno a mano tirato, ma è necessario lasciare le rotte sicure di piccolo cabotaggio per prendere il largo. La vita chiede di essere vissuta con fiducia, in obbedienza ai grandi desideri e sogni che ognuno custodisce nel suo cuore.

In secondo luogo la vita va custodita da tutto ciò che vuole inquinarla e violarla. Oggi sono molteplice le cause che provocano sofferenza e che paralizzano l’esistenza nel non senso. Tutto viene monetizzato e contabilizzato in base all’efficienza e al ritorno economico. Sovente la vita viene screditata e considerata merce di scambio che si può violare e calpestare senza alcuna remora. L’abbruttimento dell’uomo fa si che qualcuno consideri nullo il valore della vita altrui per cui può permettersi ogni cosa. È necessario comprendere che la vita prima di tutto va custodita, perché è un dono che ci è affidato. Non è una proprietà privata. Va custodita con amore e tenerezza, perché è solo la misericordia che ci permette di cogliere che nulla è a caso e che ogni vita è preziosa e unica.

È importante anche che impariamo a prenderci cura della vita nostra e degli altri. La vita è un’avventura meravigliosa, ma non si può vivere a caso. La vita non si improvvisa, ma si costruisce giorno dopo giorno. In questo cammino è necessario che prendiamo consapevolezza che dobbiamo prenderci cura delle ferite che portiamo e che la vita ci ha lasciato. Prendersi cura di sé è il primo modo concreto per amare la propria storia e anche quella degli altri. È riconoscer che non ci siamo a caso, ma che tutto nella nostra esistenza parla d’Amore. Se guardiamo alla vita con occhi rinnovati dalla speranza impareremo a riconoscere che tutto è dono di Dio e che la nostra esistenza è un miracolo meraviglioso.

Infine la vita va promossa, cioè è necessaria che offriamo a ciascuno gli strumenti per vivere in pienezza i propri giorni. Promuovere la vita significa concretamente credere all’uomo, alle sue potenzialità, accettando anche il suo limite. Significa essere veri. Promuovere la vita è credere nell’uomo e in un domani dove il cammino e la ricerca di oggi porteranno il loro frutto. Significa dare speranza a chi l’ha perduta, affermando che ogni vita è sacra, perché unica ed originale. Promuovere la vita significa valorizzare la dignità di ogni persona e che la vita non si misura in base all’efficienza e alla produttività, ma si vive, ogni giorno, in obbedienza alla propria verità. È un cammino verso la verità e la libertà.

Questa giornata della vita ci porti a guardare a noi e agli altri con il cuore intriso di gioia perché “il Signore ci scruta e ci conosce, ci ha fatti a sua immagine e somiglianza … per lui siamo come un prodigio”. In ogni fase impariamo ad amare e vivere la vita perché è il luogo meraviglioso dove Dio continua a scrivere la Sua Storia di salvezza.


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